L’odore della plastica bruciata
L’odore della plastica bruciata
di Giovanni Battista Menzani
13 racconti
pagine totali 170
Un’immensa periferia globale e stereotipata, fatta di svincoli autostradali e capannoni prefabbricati, outlet di cartapesta e cartelloni pubblicitari. Un panorama desolante e spietato, popolato da persone disilluse e incattivite, apparentemente senza prospettive in un contesto sociale degradato e sfilacciato, caratterizzato dalla precarietà e da una pesante crisi economica. In un luogo anonimo e omologante.
Quello di Giovanni Battista Menzani è un esordio narrativo potente in cui l’autore, con humour spietato e preveggente, racconta le sorti del nostro tempo con una cifra stilistica disincantata, mai cinica o crudele, ma dotata di grande sensibilità e carica umana.
L’odore della plastica bruciata è una raccolta di tredici racconti surreali e grotteschi, piccoli frammenti di una vicenda umana più ampia, assurda e commovente. Un mondo che è il nostro e allo stesso tempo è altro. Un mondo all’eccesso, in cui cose che conosciamo crescono enormemente e giganteggiano, accettate dai personaggi come normali, senza ribellioni o fughe. Perché il loro è un mondo gigante, invisibile, che sta dentro il nostro
Recensioni
Sabato, 18 Aprile 2015
tra humor e disincanto il racconto della periferia, quale? la tua la sua, quella del mondo...