L'uomo che sapeva troppo - Alan Turing e l'invenzione del computer
L'uomo che sapeva troppo
- Alan Turing e l'invenzione del computer
di David Leavitt
pag 247
Pensatore sregolato e rivoluzionario, matematico geniale in grado di violare durante la Seconda guerra mondiale il famigerato codice Enigma, utilizzato dalla Germania nazista; soprattutto profeta dell’intelligenza artificiale, da lui teorizzata già negli anni Trenta quando non era stato ancora creato il primo computer. Ma anche uomo insicuro, solitario e tormentato, etichettato come soggetto pericoloso per la sicurezza dello Stato proprio a causa del suo contributo durante la guerra, poi arrestato e processato con l’accusa di aver commesso atti osceni con un altro uomo. Fino al tragico epilogo del suicidio, per alcuni avvenuto in circostanze misteriose e poco chiare, a soli 41 anni.
Difficile, insomma, non restare affascinati dalla figura di Alan Turing. Difficile, a maggior ragione, se a raccontarne la storia straordinaria è David Leavitt, indiscusso maestro della letteratura americana.
Autore
David Leavitt insegna letteratura inglese presso la University of Florida, ed è una prestigiosa firma del “New Yorker”, del “New York Times” e del “Washington Post”.
Recensioni
Sabato, 28 Marzo 2015
vita e tragedia del padre dell'intelligenza artificiale