Per un apparente paradosso, una delle più grandi e antiche letterature del mondo – quella cinese – è per gran parte sconosciuta in Italia ai non specialisti.
Un libro che è una proposta di lettura, una possibilità agevole per conoscere alcune delle opere più significative di una straordinaria letteratura.
Un romanzo sull’incapacità di conoscersi e sulle separazioni che spezzano gli esseri umani, sull’impossibilità di trovare una propria dimensione, una propria «patria» reale o anche soltanto spirituale.
Iran, fine millennio. La ventiquattrenne Layla sogna di andare a vivere a Londra dalla cugina, proprietaria di una pasticceria specializzata in prelibatezze persiane. La sua Teheran è schiacciata dal pugno di ferro degli ayatollah: poche sono le opportunità concesse alle donne, costrette a indossare il velo nei luoghi pubblici e a obbedire alla famiglia nella vita privata. Ma Layla, indipendente e istruita, rifiuta di sottomettersi alla morale dominante come alle continue proposte di matrimoni combinati organizzati dalla madre. E un giorno conosce Keyvan, pittore misterioso, con il quale intreccia una relazione clandestina che viola tutte le regole della loro società. Ma alla morte improvvisa dello zio, un giornalista dissidente, antichi segreti e nuove, sconcertanti rivelazioni fanno vacillare in Layla le certezze più radicate.
La libreria Natsuki è un luogo speciale: un negozio polveroso e solitario, dove gli amanti della lettura possono trovare, tra le pagine dei grandi capolavori di tutto il mondo, un’oasi di pace, un rifugio lontano dal frastuono della quotidianità.
Opera d'esordio del 2001 dell'allora diciassettenne Wataya Risa, un romanzo breve, vero capolavoro, sul tema della sindrome di Hikikomori, una sorta di misantropia patologica per cui i malati si ritirano nella propria stanza isolandosi dal mondo e da ogni contatto sociale (o almeno dalla maggior parte). Un fenomeno ora non più soltanto giapponese anche se nasce in quel particolare contesto culturale di omologazione e competizione estremizzata tipica delle grandi città giapponesi.
L'immagine del Giappone fuori dal Giappone deve a Kawabata probabilmente molto più di quanto gli sia stato finora riconosciuto.
Questo volume offre una scelta ragionata dei suoi testi, alcuni molto conosciuti altri mai tradotti, che mettono in luce la varietà dei toni della sua narrativa: da un raffinato erotismo alla sperimentazione vicina al dadaismo e al surrealismo.
Si comincia con una casa da rimettere in sesto, nel sud del Libano, una casa di famiglia in cui sono passati i propri avi accumulando oggetti, sentimenti, culture. Per un anno intero Anthony Shadid abita e ristruttura quella casa, scoprendo in quelle stanze, attraversate con il passo del cronista, la storia della propria famiglia e di tutto il Medio Oriente.
Il libro è un manifesto per il popolo siriano che sta vivendo la sua Primavera nelle piazze e nella rete. La felicità araba ci racconta quello che per troppo tempo non abbiamo voluto vedere.
Ibrahim, Mohamed e Shady Hamadi: tre generazioni di una famiglia siriana che ha vissuto sulla pelle i dolori della dittatura. Poi ci sono Abo Imad, Eva Zidan, Rami Jarrah e molti altri ragazzi che hanno raccontato al mondo la grande rivolta siriana, eroi che lottano per la libertà di un Paese schiavo della propria infelicità.
Cosa sei disposto a dare al Diavolo per poter vivere un giorno in piú? Attento: ciò che il Diavolo sceglierà di prendersi sparirà dal mondo, per tutti. I telefonini? Va bene. E i film, gli orologi... d'accordo, ma i gatti? Sei pronto a rinunciare ai gatti? Con la delicatezza di Sepúlveda e il gusto per il fantastico di Murakami, Kawamura Genki ha scritto una fiaba moderna per ricordarci quali sono le cose davvero importanti.
Mescolando fine umorismo a un’avvincente profondità emotiva, Mieko Kawakami è oggi una delle scrittrici più importanti e più vendute del Giappone.
Seni e uova racconta i viaggi intimi di tre donne mentre affrontano costumi oppressivi, incertezze sulla strada da intraprendere per trovare il benessere e la possibilità di scegliere il proprio futuro liberamente.
Identità sessuale, migrazioni, rapporto tra tecnologia e natura, i grandi temi contemporanei in una narrazione in cui realtà e fantasia non vogliono più distinguersi, perché nel loro mescolarsi nasce uno strumento di massima libertà. In una Tokyo tropicale e surriscaldata giungono un ragazzo e una ragazza che hanno in comune un passato straordinario, sono riusciti a sopravvivere su un’isola deserta. Riportati alla civiltà, le loro vite prenderanno strade diverse, ma finiranno per convergere di nuovo nel caos elettrizzante e tossico della capitale giapponese. Assieme vorranno sognare un cammino comune e imporre la loro diversità a un mondo condannato a un doloroso e inarrestabile declino. Un romanzo di formazione del XXI secolo.
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