A cosa servono gli amori infelici
A cosa servono gli amori infelici
di Gilberto Severini
Pagine: 128
Alla vigilia del nuovo millennio, un uomo si ammala e deve subire un delicato intervento chirurgico rinviato per un esame preliminare andato male. Nella lunga attesa decide di non ricevere visite. Preferisce passare il tempo leggendo e prendendo appunti per un ipotetico libro che non ha mai trovato il tempo o la voglia di scrivere.
Scrive anche tre lettere fondamentali. A un suo collega d’ufficio. A un sacerdote che lo ha amato e da cui è scappato. A un misterioso personaggio senza nome, una specie di alter ego, vero o inventato, con cui ha creduto di parlare per tutta la vita.
In queste tre lettere l’uomo racconta incontri ed eventi fondamentali nella propria esistenza, svela retroscena, e allo stesso tempo riflette sulla storia del proprio paese: il mitico e mancato ’68, il lavoro odiato, le contestazioni al teatro di parola alla fine degli anni Settanta, i desideri fuggiti, gli amori infelici vissuti e suscitati, la rivoluzione tecnologica.
Un percorso accidentato, ironico, doloroso accompagnato da un dubbio: “Ho trascurato davvero la parte migliore della vita?”
AUTORE
Gilberto Severini - E’ nato e vive nelle Marche. Ha scritto Sentiamoci qualche volta, Consumazioni al tavolo e Feste perdute, che compongono la trilogia Partners. Del 1996 è Congedo ordinario e del 1988 la raccolta di racconti Quando Chicco si spoglia sorride sempre (Rizzoli, Premio Arturo Loria). Nel 2001 pubblica il romanzo La sartoria (Rizzoli), quindi nel 2002 Ospite in soffitta (PeQuod) e nel 2006 Ragazzo Prodigio (PeQuod). Per Playground ha pubblicato nel 2009 Il praticante , nel 2010 A cosa servono gli amori infelici e nel 2011 una nuova edizione di Congedo ordinario.
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